Transizione ecologica: l’utopia che diventa realtà

Una visione positiva del futuro è una questione di sensibilità e non solo di necessità

di Silvano Ventura – direzione@viveresostenibile.net

Non siamo alla fine del modello di sviluppo che ha dominato la nostra società negli ultimi due secoli perché sono finiti i combustibili fossili (carbone, petrolio e tutti i derivati), ma perché è sicuramente finita la capacità dell’ambiente di assorbire gli inquinanti e le emissioni che essi producono, in tutto il ciclo della loro vita; dall’estrazione, alla trasformazione, fino alla combustione. Tutto lo sviluppo umano, a partire dalla “seconda rivoluzione industriale” databile intorno al 1850, si è basato sull’energia ricavata dai molteplici usi che facciamo dei combustibili fossili.

Anche la Commissione Europea ha stanziato oltre 750 miliardi di euro, per attivare un processo, “Next generation EU”, che nei prossimi decenni, ci porterà definitivamente fuori, dall’era dei combustibili fossili. Una cifra impensabile che fino ad ora che getterà le basi e finanzierà i progetti per la “transizione energetica”. Una vera e propria rivoluzione economica, ambientale, culturale e sociale che inizia oggi e accompagnerà i nostri figli e nipoti, nei prossimi decenni.

Il Governo italiano si è già impegnato a stanziare circa 70, dei circa 210 miliardi che spetteranno al nostro Paese, in questa rivoluzione totale, che cambierà per sempre i paradigmi della nostra economia, della nostra società e delle nostre vite!

La “decarbonizzazione”, intesa come la produzione di energia da fonti pulite e rinnovabili, deve essere pensata e progettata nelle molteplici sue forme. Essa dovrà rispondere in modo rapido ed efficiente, a tutte le esigenze di sviluppo dell’umanità e dell’ambiente, se vogliamo dare un futuro alle generazioni che abiteranno in futuro il nostro Pianeta.

Dovremo fare con energie pulite e rinnovabili, tutto quello che ora facciamo inquinando e sprecando risorse: dalle produzioni industriali e agricole, alla distribuzione, alla mobilità delle persone, oltre che alla produzione di energia.

Sono già molte e sempre più efficienti le tecnologie “verdi”, ora finalmente sostenute dalla “volontà politica” oltre che da ingenti investimenti finanziari che vanno nella direzione del “Green Deal” voluto dalla UE.

Non c’è più tempo da perdere! Lo slancio verso un nuovo modello sociale ed economico deve essere sostenuto dalla volontà e dalle azioni di tutti. L’obiettivo è ambizioso, ma non è più utopia. Ed è quello di dare un nuovo volto alla società umana.
Più equo, più solidale, più rispettoso della Terra e delle vite che la abitano.