di Nicola Armaroli, dirigente di ricerca dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del CNR di Bologna
A fine anno ho pubblicato sui social un breve resoconto dei 5 mesi e mezzo di uso dell’auto elettrica, con cui ho percorso oltre 7000 km.
Un piccolo bilancio economico e ambientale:
Risparmio carburante: 630 €
Risparmio bollo (6 mesi): 120 €
Risparmio assicurazione: 200 €
Risparmio parcheggi strisce blu: 50 €
Uguale: 1000 € TONDI, TONDI, sembra fatto apposta!
A questo dovrei aggiungere almeno 200 € di tagliando (0 € ora) e qualche eventuale extra, dato che l’auto vecchia aveva 14 anni. Ma voglio stare dalla parte dei bottoni.
ALTRI DETTAGLI: solo elettricità rinnovabile: zero m3 di gas, zero kg di carbone, zero litri di petrolio. Zero NOX, PM2,5, Ozono. Zero particolato dalla pastiglie dei freni: solo freno motore.
Zero danno ai nostri polmoni. 5 secondi per fare rifornimento nella stazione privata di casa (in foto): giusto il tempo di attaccare la spina, poi lei fa tutto da sola. Io intanto faccio cose più utili e salutari che respirare vapori di gasolio: ceno, lavoro, guardo la partita, dormo.
Mai avrei immaginato che tale post sul risparmio annuale della mia auto elettrica avrebbe avuto un diluvio di reazioni, commenti, condivisioni. Un sacco di persone capiscono che il vento è cambiato, ma resta lo sconcerto per il numero enorme di persone che:
A) Pensano che l’elettricità in Italia si produca con petrolio e carbone. Siamo al 35-40% di rinnovabili, una quota analoga per il gas, il carbone è meno del 15%, petrolio zero.
B) Sono sicuri che l’auto elettrica sia noiosissima da guidare e abbia un autonomia di 50 km. Coppia paurosa, autonomia di 250-300 km (simile a un’auto equivalente a metano). Mai sentito parlare di Formula E?
C) Credono che le batterie al litio durino due anni. Le mie hanno una garanzia di 8 anni o 160 mila km.
D) Sono convinti che le batterie al litio siano portatrici di devastazione ambientale (escluse quelle dei loro telefoni e PC?), e vengano abbandonate all’aria aperta nella terra dei fuochi o giù di lì. Mai sentito parlare di responsabilità estesa del produttore che è legge europea, nè di seconda vita, nè di impianti e processi di riciclaggio all’avanguardia. La mia batteria pesa 209 kg. Un’auto termica consuma 10-15 tonnellate di benzina/gasolio nella sua vita utile, un barile di olio lubrificante e necessita di batterie al piombo. Dettagli che passano inosservati.
E) Giurano che la mia bolletta elettrica sia salita alle stelle e superi il mancato acquisto di carburante. -70%, nel peggiore dei casi.
F) Sono arcisicuri che un’auto elettrica inquini di più di un’auto a gasolio. Ci sono decine di rapporti scientifici LCA che mostrano il contrario. In Europa abbiamo 530 mila morti premature l’anno per l’inquinamento atmosferico. Un’auto termica emette oltre 20 volte il suo peso in CO2 arrivata a 200 mila km. Stiamo distruggendo la stabilità climatica della Terra, facciamo da decenni guerre per il petrolio, le catastrofi ambientali legate all’estrazione e trasporto di petrolio sono le peggiori di sempre.
G) Sono convinti che il loro diesel euro 6 sia il massimo della tecnologia. Oggi euro 4 bloccati a Milano e Torino: siamo al fondo del barile.
H) Sostengono che l’auto a idrogeno sia il futuro e i progetti di sviluppo siano chiusi nei cassetti. La Toyota Mirai e la Hyundai X-35 le puoi comprare domattina; ma l’idrogeno non lo trovi al supermercato, e nemmeno in farmacia.
I) Scommettono sul futuro radioso degli automezzi a metano. Mio nonno negli anni 40 aveva un camion a metano: un rottame lasciato dagli alleati dopo la Liberazione.
E allora perchè stupirsi se c’è chi crede che la Terra sia piatta, che esistano malvagi che spargono scie chimiche in cielo, che John Lennon sia vivo e Paul McCartney morto?
Rilassatevi e guidate elettrico!