Potere all’orto!

Coltivare un orto significa auto-produrre cibo. Il cibo è una fonte di energia e l’energia è potere!

di Silvano Ventura – direzione@viveresostenibile.net

Vi invitiamo a fare un gesto coerente e rivoluzionario: coltivate una parte del cibo che consumate! Fatelo in modo naturale, senza chimica ed in compagnia di amici e conoscenti. Poi gustate i suoi frutti e condivideteli con chi amate!

Coltivare un orto, significa rispondere ad una parte delle nostre esigenze alimentari, producendo cibo (di ottima qualità) a bassissimo costo. Il cibo è energia, è ciò che ci alimenta ed è anche una forma di potere. Coltivando una parte del cibo che consumiamo, prendiamo questo potere nelle nostre mani, potere sulla nostre scelte alimentari, potere sulla nostra salute, sul nostro tempo e anche un po’ sul nostro portafoglio…

Ecco il gesto “rivoluzionario”: riprendendoci un po’ di potere sulle nostre vite, lo stiamo sottraendo a qualcun altro!

Pensiamoci un attimo: chi sono coloro che esercitano il potere su salute, tempo, cibo e soldi, cioè sulle nostre principali risorse? Ci fidiamo così tanto da lasciare che siano loro ad occuparsi della nostra vita? La cultura dominante degli ultimi 50 anni, quella della “crescita infinita” e dell’equazione “aumento del PIL = aumento del benessere”, ci ha insegnato che possiamo comprarci la via d’uscita ad ogni nostro problema. Ma le sfide di questo 21mo secolo sono altre e diverso deve essere il modo di affrontarle.

Il cambiamento climatico sta modificando la geografia economica e sociale della Terra. Masse enormi di popolazione migrano per fuggire da desertificazione, fame, siccità e guerre. La bomba demografica ci porterà ad essere in 10 miliardi di esseri umani entro la fine del secolo, Il petrolio, che ha alimentato lo sviluppo economico in una parte del pianeta, sarà sempre più prezioso e comunque l’inquinamento e la CO2 prodotta dal suo uso, non può che compromettere ulteriormente i già precari sistemi ecologici della Terra.

Ognuno di noi deve imparare un modo nuovo di approcciarsi alla vita, cominciando dalla propria. Mettere le mani nella terra può esserlo e può insegnarci tanto!

Prenderci cura di qualcosa di cui ci nutriremo, è un gesto di amore, verso noi stessi, verso la Terra e verso coloro con i quali condivideremo i frutti di quest’amore.

E’ un gesto che dovrebbe essere insegnato ad ogni bambino, perché gli farà sviluppare un’attitudine all’attenzione, all’attesa pacata ed una sensibilità non comuni. Inoltre è un ottimo modo capire i meccanismi della vita e per prendere il contatto con essi, oltre che con noi stessi. Prendersi cura di un orto è un gesto di responsabilità verso noi stessi e verso i nostri cari, ma anche nei confronti dell’ambiente e della comunità nella quale viviamo: Essere responsabili in prima persona delle nostre scelte e delle loro conseguenze è, in questo modello di società, un vero gesto rivoluzionario.

Produrre una parte del nostro cibo è anche un cambiamento profondo di identità. Non più solo “consumatori”, strano ruolo nel quale siamo stati incasellati negli ultimi decenni, ma creatori e produttori consapevoli e responsabili.

I frutti della nostra terra, così come i giorni della nostra vita, sono doni ricchi che vanno accuditi e condivisi ogni giorno, con gioia, responsabilità ed attenzione.

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