La potenza dell’equilibrio

a cura della Dott.ssa Dorothea Costa

«Abbiate soprattutto il desiderio di separare le cose dal rumore che esse fanno»

Lucio Anneo Seneca.

E per farlo è necessario allontanarsi un pò dal caos, dal frastuono costante che irrompe i nostri spazi e i nostri tempi. E’ necessario spingersi al margine di quell’ampolla vitrea che ci contiene e ci riordina secondo regole e direttive non sempre allineate con le nostre esigenze più intime.

Per dare voce ai nostri bisogni più profondi e primigeni, dobbiamo spostarci là dove è possibile ascoltarci e dove giungono meno interferenze inquinanti.

Il nostro meraviglioso Pianeta riserva ancora luoghi ove il richiamo della Natura vibra ad alte frequenze sopra ogni altro disturbo e spesso questi luoghi non sono troppo lontani da dove solitamente ci muoviamo. Semplicemente, attraversando il silenzio di un bosco si ascolta la sua modulata voce che varia dal fruscio allo stropiccio di foglie secche, intercalata ai tonfi ovattati dei passi su cuscini di muschi tumidi.

Ogni tanto soppraggiunge lo scrocchio di qualche ramo rinsecchito che sembra spaccare l’aria tersa dell’inverno e poi al suolo macilenti ceppi di alberi morti giacciono in sonni eterni mentre comunità microscopiche già se ne sono impossessate.

E’ tutto un gran da fare dentro il bosco anche se apparentemente il freddo invernale sembra abbia bloccato ogni attività.

E invece tutto lentamente si sta preparando per ricevere la forza prorompente della primavera! E tutto si muove nella stessa direzione, in quella della luce che gradatamente aumenta la sua intensità, tutto si muove nel rispetto di sottili equilibri che legano ogni essere silvestre. Vegetali, animali e funghi, insieme ad organismi non visibili ad occhio nudo quali i batteri concorrono all’evolversi del ciclo incessante della materia e dell’energia. E tutto lentamente procede nella direzione della vita. Ognuno con il proprio ruolo, ognuno tempestivo nel suo intervento, ognuno collegato a tutti gli altri. I vegetali sono le fabbriche di ossigeno, gli animali sono i consumatori di sostanza organica e in mezzo ci sono i funghi, mangiatori di sostanza organica in disfacimento capaci di fornire alle radici delle piante nuova sostanza inorganica.

Se ne stanno lì, vivono spesso in comunità colonizzando tronchi marcescenti, lentamente trasformando il legno in sali. Alcuni di loro in questo laborioso intervento elaborano sostanze preziose rendendoli prodigiosi per la nostra salute. Ce ne sono tanti, curiosi, bizzarri, spesso ignorati perché non mangerecci ma dalle sorprendenti proprietà medicamentose! E, se assunti con regolarità, anche in noi assumono un ruolo simile a quello che svolgono nel bosco; sono importanti riequilibratori di tutto il nostro organismo favorendo anche il miglioramento del nostro sistema immunitario.