Cambiare necesse est

di Silvano Ventura – direzione@viveresostenibile.net

Chiedo scusa a puristi e professori, e anche agli apatici ed indolenti, per la parodia di questo titolo, alla celeberrima frase “navigare necesse est”, non ne farò altre!

Venendo a noi e al nostro quotidiano, ditelo come volete, ma cambiare rotta è diventato necessario. Anzi: indispensabile! Il nostro sistema di consumo, organizzato in modo lineare, nelle fasi reperimento della materia prima, trasformazione e commercializzazione, uso e smaltimento, genera: inquinamento, sfruttamento indiscriminato di persone e territori, disparità sociali, surriscaldamento dell’atmosfera e cambiamento climatico, malattie fisiche e mentali e alla fine… spazzatura da bruciare o da smaltire in discariche più o meno autorizzate.

Una linea dritta, dove l’unico obiettivo è il profitto, in genere ad appannaggio di pochi, generato in ogni passaggio della fase della catena produttiva.

Ormai da tempo il modello si è rotto e i problemi superano i benefici. E’ l’ora della consapevolezza e di smettere di consumare come se non ci fosse un domani, senza pensare a cosa potrà accadere e evitando di pensare a ciò che già accade, se non ci tocca personalmente! Il “superfluo” è parte della nostra vita e lo spreco di beni e di risorse indispensabili per alimentarlo, è enorme. Ma sappiamo bene che tutto questo ha un costo e per un 20% degli abitanti “viziati” di questo pianeta che possono permettersi il lusso di sprecare, il rimanente 80% lotta per vivere e non ha cibo a sufficienza, o l’accesso all’acqua, o un tetto dignitoso, o la possibilità di curarsi.

Tutto il nostro “consumare e gettare”, per tornare a desiderare altro da consumare, lascia un’impronta sul pianeta, e se vogliamo dare un futuro all’umanità sulla Terra,

dobbiamo cambiare le nostre abitudini!