Auricularia auricula judae. Il fungo che protegge il sistema nervoso e quello cardio-circolatorio

a cura della Dott.ssa Dorothea Costa

Il tempo passa e, come l’acqua che scorre, anche il tempo cambia il profilo del paesaggio.Il grembo della Natura è un’alcova che custodisce e protegge gelosamente le sue creature.Il tempo passa e, come l’acqua che scorre, anche il tempo cambia il profilo del paesaggio.

Quando poi, secondo un preciso calendario temporale, arriva il momento del riposo ristoratore, tutto segue il suo percorso permettendo la conclusione dei cicli vitali. In questo periodo la Natura si sta preparando ad affrontare una lunga parentesi ristoratrice rallentando i ritmi e riducendo le fatiche quasi come se volesse chiudere in se stessa tutto il fermento energetico che ha vibrato alto durante la stagione estiva. Ma nel sorprendente microcosmo del bosco, tra la coltre delle foglie cadute o tra il groviglio dei rami marcescenti, esiste un sottile movimento che induce alla vita. Le prime piogge autunnali e l’ultimo baluardo di tiepido sole rappresentano le condizioni ottimali affinchè organismi, quali funghi e batteri, ricevano la spinta necessaria per procedere nella direzione della decomposizione della materia organica morta e quindi nella trasformazione in sali minerali che arricchiscono il terreno e costituiscono fonte di nutrimento per i vegetali. Osservando con attenzione piccoli rami, è facile notare sulla corteccia umida, la presenza di un funghetto colonizzatore dalla curiosa forma di orecchio.

Si tratta di Auricularia auricula judae noto anche come Orecchio di Giuda perchè la lamina sottile del suo carpoforo ricorda la forma di un orecchio.

Edible and healthy mushrooms known as Jews ear, Wood ear or Jelly ear (Auricularia auricula-judae)

La leggenda racconta che questo fungo spuntò sulla corteccia dell’albero dove si impicò Giuda dopo aver tradito Gesù. Vive in stato quiescente durante la stagione estiva e siccitosa, ancorato alla corteccia dei rami marcescenti a mò di scaglia accartocciata, ma, con le piogge autunnali assorbe l’acqua presente sul suo substrato di crescita e assume una consistenza gelatinosa e una colorazione che va dal marrone al porpora. Questo curioso funghetto cresce alle medie latitudini in climi temperati ed è stato il primo fungo ad essere coltivato in Cina sin dal 600 d.C.

Viene utilizzato nella cucina orientale non tanto per le sue caratteristiche gastronomiche, che risultano essere neutre, ma per la consistenza gelatinosa che bene si presta alle note dei piatti del Sol Levante. Auricularia da sempre ha rivestito un ruolo importante nella micoterapia e nella Medicina Tradizionale Cinese.

Auricolaria è utile nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardio-circolatorie; la presenza di adenosina e alcuni polisaccaridi favoriscono la fluidità del sangue, inducono la vasodilatazione e rinforzano le pareti vasali.

Questo fungo è indicato in caso di insufficenza venosa perchè favorisce il microcircolo e riduce il rischio di fenomeni trombotici. La adenosina contenuta nel fungo riduce lo stato di stress perchè la sua azione favorisce la sintesi, e quindi l’aumento, del mediatore cerebrale GABA che ha effetto ansiolitico contrastando l’effetto antagonista del cortisolo. L’aumento del cortisolo induce ad un incremento della glicemia ematica e del colesterolo vasale. Studi scientifici hanno evidenziato che l’effetto antagonista indiretto dell’adenosina riduce la concentrazione di glucosio sia nel sangue che nelle urine e una e una riduzione dell’assorbimento di colesterolo a livello intestinale. L’adenosina inoltre favorisce il rilassamento della muscolatura liscia intestinale e la buona funzionalità, riducendo la stato infiammatorio e la stasi di coliti croniche e stipsi. Condizioni spesso derivanti da uno stato di stress cronico che interferisce sull’equilibrio organico e il benessere della persona.

Secondo la «teoria delle similitudini» di Paracelso questo fungo è consigliato per chi ha problemi auricolari.