di Silvano Ventura – direzione@viveresostenibile.net
“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo I fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.” Henry David Thoreau

Il richiamo che ha su di me il bosco, è forte e potente in ogni mese dell’anno, ma in autunno raggiunge l’apice della sua potenza. Sarà forse perché in ottobre, nelle nostre montagne, maturano le castagne che per secoli hanno sfamato gli uomini che di questi boschi e del lavoro duro che in essi svolgevano, campavano. Erano taglialegna, carbonai, pastori e agricoltori e per essi, il tempo della raccolta delle castagne, era una festa!
Si curavano degli alberi e dei boschi e con una saggezza antica, tramandata dalle generazioni che si succedevano, sapevano trarne vita e nutrimento. Era una vita dura e difficile che portò tanti dei nostri nonni e bisnonni a migrare, abbandonando le montagne e i paesi all’oblio degli anni e all’incuria del tempo.

Ora, dopo tanti decenni, ci siamo resi conto che le montagne con i loro paesi e i pendii ricoperti di boschi, oltre che una risorsa economica, culturale e sociale da valorizzare e rivalutare, sono forse l’ultima possibilità che ci rimane per salvare il pianeta dal deserto che avanza. Un deserto che, se fuori di noi è causato dal cambiamento climatico e dalle sue terribili conseguenze ora sono sempre più evidenti, dentro di noi è causato dalla asocialità dei rapporti. Dalla arsura delle relazioni dove l’apparire è più importante di essere, dalle mille maschere che possiamo indossare sulla scena di questa commedia virtuale, senza mai svelare, neanche a noi stessi, il nostro vero volto.
Ritrovo la mia anima e il mio essere uomo, andando per boschi.
Camminando e sentendo il mio cuore e la mia fatica, che diventa più lieve ascoltando il canto degli uccelli e il soffio del vento tra le fronde, annusando gli odori a volte forti e improvvisi come uno schiaffo, altre volte lievi e prolungati, come una lunga carezza tra i capelli. Allora sento che la mia anima è simile a quella del faggio e del castagno, e anche se io sono fatto di carne e sangue e loro di corteccia e linfa, l’essenza che ci attraversa, è la stessa.

Gli alberi e i boschi sono i soli e veri grandi alleati che avremo nella battaglia durissima che ci aspetta per mitigare i danni che il cambiamento climatico infliggerà all’umanità intera nei prossimi decenni, ma possono essere anche il modo per ritrovare noi stessi e un rapporto più vero e profondo con gli altri.
Andare per boschi, per avere un contatto profondo e unico con la natura, è un’avventura che tutti ci meritiamo di vivere e di condividere con chi amiamo.
Buon cammino e buona lettura di Vivere Sostenibile!