a cura della Dott.ssa Dorothea Costa
Cordyceps, Polyporus e Secondo Chakra Svadhishtana

L’acqua che scava la roccia e delinea il suo percorso. L’acqua che modula la sua voce da un chiacchiericcio allegro e gioviale ad un fragore assordante. L’acqua che lava e dilava, che trascina e purifica. L’acqua che non possiede una forma stabile ma che forgia tutto ciò che lambisce. L’acqua è anche l’elemento assocciato al secondo chakra, svadhisthana.
Proprio dall’elemento acqua derivano le caratteristiche del secondo chakra chiamato anche chakra sacrale; esso è associato al movimento, al cambiamento e al flusso, esattamente come l’acqua e racchiude la capacità di provare emozioni; questo centro energetico è connesso con il desiderio di unione e di procreazione e governa le funzioni corporee correlate ai liquidi: la riproduzione, la sessualità, la produzione e l’eliminazione delle urine e la circolazione. Sovrintende il bisogno di socializzare e di espandere la propria personalità. Gli aspetti che lo caratterizzano sono creatività e sensibilità.
Infatti se il primo chakra determina il radicamento e la stabilità, il secondo ha lo scopo di lasciare fluire, di lasciare andare e di sentire le proprie emozioni.
Il secondo chakra, svadhisthana, è localizzato all’altezza del plesso sacrale, nel basso ventre, poco sopra il pube in corrispondenza dell’osso sacro e in virtù della sua posizione rappresenta il nostro centro inteso come fulcro dell’energia emozionale. Il suo nome sanscrito significa «collocato nel suo proprio posto» riferendosi all’alcova protetta in cui custodiamo la nostra vera natura.

Si tratta del chakra che connette i tre livelli: il corpo, la mente e lo spirito.
Un punto di incontro tra la nostra interiorità e il mondo esterno. E’ raffigurato da un fior di loto bianco a sei petali color vermiglio. Gli organi associati sono le gonadi, i reni e il sistema immunitario.
Il funzionamento non armonico di Svadhishtana influisce negativamente sulla funzionalità di tali organi portando a impotenza, ansia, prostatiti disturbi renali e circolatori. Se il suo funzionamento è eccessivo si possono verificare sbalzi di umore, insicurezza e tensioni nei rapporti con il sesso opposto. Quando invece questo chakra lavora in modo armonico si percepisce la vita nel suo pieno piacere attraverso la capacità di seguire i ritmi naturali dell’organismo senza forzature, esprimendo se stessi e verso la propria libertà interiore. Sono molte le tecniche olistiche e i rimedi naturali che aiutano ad armonizzare il secondo chakra e per quanto riguarda la micoterapia due possono essere i funghi utili.

l Cordyceps è un piccolo fungo che cresce spontaneamente sugli altipiani prativi del Tibet. Note sono le sue potenti proprietà toniche ed energizzanti. Rafforza il sistema immunitario riducendo astenia e debolezza, migliora l’ossigenazione cellulare contribuendo ad una maggiore vitalità organica. Inoltre è considerato il viagra naturale perché tende a ripristinare l’equilibrio ormonale aumentando la virilità e proteggendo la fertilità. Da sempre il Cordyceps viene utilizzato per ridurre problematiche renali e ricerche scientifiche hanno evidenziato che la sua assunzione contribuisce alla detossificazione renale e all’equilibrio dei parametri renali. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il soffio vitale ha la sua sede nei reni, conseguentemente se la funzionalità renale è vigorosa anche l’energia vitale lo sarà e viceversa una buona energia vitale determina un armonico funzionamento organico.

Il Polyporus invece è un fungo saprofita che predilige i boschi di latifoglie e vive in comunità formando aggregati anche di notevoli dimensioni.
Questo fungo è un importante immunomodulante e i suoi effetti terapeutici agiscono soprattutto in ambito linfatico e urinario. Ha un’importante azione diuretica favorendo l’eliminazione di sodio e cloro non interferendo sull’equilibrio del potassio. Riduce edemi e stasi contribuendo all’eliminazione delle tossine che nel tempo inducono a stati infiammatori cronici ed è considerato un potente detossificante naturale.