È possibile influenzare la realtà? 

di Letizia Boccabella, naturopata – https://letiziaboccabellanaturopata.wordpress.com

Tutto quello che ci è concesso fare dipende da quanta energia abbiamo. Il concetto di energia non è un’astrazione, bensì quanto di più pragmatico possa esistere nella vita di ogni persona. Tutti abbiamo fatto esperienza di come ci sentiamo a livello di umore e di possibilità fisiche quando ci sentiamo energici e di quello che ci è precluso fare quando sentiamo di essere sotto tono.

Non esiste una sola branca della scienza che possa descrivere cosa sia l’energia, può solo dirci che l’energia non si crea né si distrugge ma si trasforma e che cosa possiamo fare con un determinato quantitativo di energia in un lasso di tempo prestabilito; e questo viene definito lavoro.

Possiamo parlare dell’entropia, che altro non è che il secondo principio della termodinamica, al quale assistiamo costantemente nella vita di tutti i giorni quando la mattina sorseggiamo il nostro caffè al quale abbiamo aggiunto del latte. Una volta mischiati i due elementi non possiamo più tornare nella condizione di partenza dove il caffè e il latte erano separati. Abbiamo così assistito all’aumentare dell’entropia col passare del tempo.

L’entropia è legata alla freccia del tempoCol passare del tempo, ogni sistema compresa la natura e l’uomo stesso che ne è parte integrante, vede aumentare il livello dell’entropia, passando dall’ordine al disordine e dalla giovinezza alla vecchiaia fino alla morte. In natura tutto nasce, cresce, invecchia e muore. Niente e nessuno può sottrarsi a questo ineluttabile destino.

Tutte le tradizioni spirituali del mondo iniziarono a prendere in considerazione, già millenni orsono, la possibilità di rallentare la morsa del tempo e le conseguenze che quest’ultima produce sull’organismo umano e sulla percezione.

In questo libro dal titolo “Sciamanesimo tolteco: influenzare il tessuto della realtà” , vi spiego come la realtà sia il frutto della percezione e di come quest’ultima sia il risultato di in un costrutto sociale e di come la più grande fonte di spreco energetico per l’essere umano sia la sua importanza personale, ovvero il suo ego, la sua mente. In poche parole la presunzione umana e la pressione della socializzazione costringono il genere umano a vivere con un livello di energia del tutto insignificante e lo ingabbiano letteralmente in un unico stato percettivo; quello stato che tutti chiamiamo realtà. La bella notizia è che abbiamo la possibilità di uscire da questa coercizione e riprendere l’energia dal nostro passato attraverso una tecnica specifica chiamata ricapitolazione, inventata dai toltechi, attraverso la quale è possibile avere il bagaglio necessario per influenzare la realtà a nostro piacimento, migliorare la salute e scoprire chi siamo veramente al di là di quello che ci hanno indottrinato ad essere.